Questo fine settimana torna il Mondiale EnduroGP con il terzo appuntamento stagionale in programma a Skövde in Svezia: un GP di casa per il 22enne pilota del Fantic Factory Racing, Axel Semb. Dopo la straordinaria prestazione in Spagna, dove ha preso il comando della classifica Junior e J2 grazie a una doppietta perfetta, ci parla del suo ritorno al top e dei suoi obiettivi per il prossimo weekend e una stagione ancora tutta da vivere.
Axel, come affronti questo GP di casa? Dev’essere una sensazione speciale arrivare in Svezia con la tabella di leader della classe conquistata in Spagna.
Mi sento bene! Ho partecipato anche a una gara del Campionato Svedese a Gotland poco più di una settimana fa e ho un buon feeling in sella alla mia Fantic. Con le sensazioni positive dalla Spagna, dove sono passato in testa alla classifica Junior, non vedo l’ora di tornare a correre – e farlo a casa lo rende ancora più speciale!
Ovviamente non è la prima volta che ti trovi in testa alla classifica, l’anno scorso eri partito fortissimo, dominando le prime due tappe del Mondiale – poi però, dopo una caduta in Romania, è iniziato un periodo un po’ più complicato.
Sì, avevo battuto la testa e ci ho messo un po’ a tornare in forma. Ma partendo così forte, forse avevo anche delle aspettative troppo alte… Per quest’anno ho lavorato anche sull’aspetto mentale con un coach, per essere più preparato. Mi sento molto più sicuro. E poi, l’obiettivo di quest’anno è una progressione graduale lunga tutta la stagione. Alla prima del Mondiale a Fafe, per fare un esempio, ho fatto quarto, senza mettermi troppa pressione addosso. Sapevo che ci sarebbero state delle altre gare per vincere. Non mi sono fatto condizionare da un quarto posto alla prima gara – e sono tornato a vincere già in Spagna. Ma cerco anche di tenere sempre in mente che l’importante è un rendimento costante lungo tutta la stagione – per essere, possibilmente, al top della mia forma nel momento decisivo. Questo è il mio obiettivo.
Si dice che i momenti difficili ti rendano più forte – e sembra che l’esperienza della scorsa stagione ti abbia insegnato qualcosa.
È vero, ho imparato tanto dall’anno scorso. Guardando indietro, un anno fa mi trovavo anche in una situazione piuttosto particolare. Ho conquistato la mia prima vittoria – e poi ho subito vinto quattro giornate di fila. Sembrava quasi “troppo facile”… Non fraintendetemi, ovviamente avevamo lavorato tanto durante tutto l’inverno e in gara stavo spingendo veramente forte, ma in qualche modo era come se tutto mi venisse facile, senza doverlo cercare troppo. Quest’anno invece, all’inizio ho dovuto lottare di più. La stagione è iniziata con una gara un po’ più complicata a Fafe. Anche per questo, tornare a vincere è stata un’emozione ancora più grande – e un grande sollievo.
E questo non vale soltanto per te, ma per tutto il Fantic Factory Racing Enduro. Quanto è stato importante il supporto della squadra in questo percorso? Ci puoi raccontare un po’ del lavoro che avete fatto insieme per tornare al top?
Assolutamente! Rispetto all’anno scorso, il lavoro di squadra in sé non è cambiato molto. Ci conosciamo forse un po’ meglio e lavoriamo veramente a stretto contatto. La comunicazione funziona bene, ho le idee più chiare su quello che mi serve e il team, a loro volta, capisce meglio di che tipo di supporto ho bisogno. Sto anche usufruendo di più del coaching di Alex Salvini, gli chiedo consigli che mi sono molto utili. Ho fatto un po’ fatica a inizio stagione agli Assoluti d’Italia e sono stato molto contento di come ha reagito il team. Mi hanno detto: “Okay, abbiamo del lavoro da fare, come possiamo aiutarti?” Questo tipo di supporto è stato fondamentale per fare progressi. Come pilota, a volte temi che la motivazione possa venire meno quando i risultati non sono buoni, ma non è stato così – anzi. Abbiamo lavorato insieme, abbiamo subito provato delle cose e abbiamo trovato la chiave per migliorare.
Questo è il tuo secondo anno con il team e con la Fantic XEF 310. Ti senti anche meglio sulla moto?
In realtà, anche l’anno scorso avevo la sensazione di poter spingere fin dall’inizio. Non ho fatto tanta fatica ad adattarmi alla Fantic, la base mi è piaciuta subito. Con più esperienza, ho però capito un po’ meglio cosa devo fare sulla moto e come possiamo adattare il set up in base alle condizioni che troviamo nelle varie gare. Penso che abbiamo fatto uno step in questo senso.
Stiamo per iniziare un weekend di gara speciale qui in Svezia. Cambiano le aspettative quando si corre in casa?
No, voglio solo godermi il momento. Mi ricordo molto bene il GP di Svezia del 2023, un’esperienza fantastica. Spero che verrà tanta gente a tifarci, ovviamente ci saranno anche parecchi amici miei. Quando senti il tifo lungo le speciali ti dà sempre quella carica in più... Chiaro che mi piacerebbe vincere a casa e ci proverò, ma alla fine, indipendente da come andrà, l’importante è dare il massimo, sempre – ed è quello che farò. Cerco di non pensare troppo alla leadership di campionato. L’anno scorso, a volte mi sono forse messo un po’ troppa pressione addosso, avevo paura di sbagliare in ottica campionato. Adesso me ne preoccupo molto meno – voglio godermi la gara, dare il massimo e poi vedremo come andrà.